La formazione, infatti, non è un insieme di nozioni contenute in un cassetto ma il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa lo sviluppo della persona, della professione, delle competenze.
Per quanto strano sia vedere un testo del genere sul sito ufficiale di un ente di certificazione, riteniamo sia importante prestare attenzione a questo punto.
Non è obbligatorio rivolgersi ad un consulente esterno; con la giusta formazione del personale è possibile, per le aziende, implementare da sole il proprio sistema di gestione.
Tuttavia se, per qualunque ragione, tale formazione dovesse essere difficile da fornire o dovesse richiedere tempi più lunghi rispetto a quelli che la vostra azienda ha per ottenere il certificato, allora, è decisamente suggerito contattare un professionista esterno.
Questo perché gli standard che regolano i sistemi di gestione richiedono documenti ben precisi, che contengano determinate informazioni; non sapere quali sono le informazioni richieste o, peggio, non essere in grado di produrre per niente tali documenti potrebbe portare all’allungamento dei tempi di certificazione o, in caso di mancanze gravi, all’impossibilità di certificare il proprio sistema.
A tale proposito è importante comunicare che gli enti di certificazione non forniscono consulenze per l’implementazione di sistemi di gestione… perché non possono!
Secondo quanto espressamente indicato nel documento ISO/IEC 17021-1:2015 Requisiti per gli organismi che forniscono audit e certificazione dei sistemi di gestione: “L’ente di certificazione e qualsiasi parte della stessa entità giuridica non devono offrire o fornire consulenza sul sistema di gestione.”
Fai attenzione a chi sostiene il contrario!
Il lavoro disordinato del consulente porta a:
- regole ridondanti e inadeguate in azienda;
- documenti ridondanti e inappropriati;
- mancanza di comprensione delle regole da parte del personale;
- mancato rispetto delle regole da parte del personale;
- dover “offuscare” la situazione per ogni audit;
- costi più elevati nel lungo periodo.
Crediamo che le aziende, prima o poi, si renderanno conto che le cose non dovrebbero essere fatte “pro forma”, anche se per alcune la certificazione è un obbligo. Se deve essere fatto, lascia che sia fatto correttamente!
Pianificare le date di audit interno, la revisione della direzione e le date di audit esterno. Calcola anche il tempo per emettere un certificato.
Calcola tutti i costi relativi alla certificazione, a tal fine leggi attentamente le offerte. Oltre ai prezzi degli audit e all’emissione di un certificato, calcola anche: le tasse di accreditamento, le tasse di registrazione, le tasse per l’utilizzo del logo, le spese di viaggio.
L’accreditamento è una procedura mediante la quale, un organismo nazionale di accreditamento, verifica e valuta se un ente di certificazione di sistemi soddisfa i requisiti per effettuare la certificazione dei sistemi di gestione nell’ambito di applicazione dichiarato.
I requisiti per gli enti di certificazione sono definiti da standard, regolamenti e linee guida internazionali e, in generale, si tratta di requisiti per l’organizzazione e le risorse degli enti e la loro capacità di svolgere un processo di certificazione competente, obiettivo e imparziale.
L’introduzione e la certificazione dei sistemi di gestione sono attività volontarie. Anche l’accreditamento degli enti di certificazione di sistemi di gestione è un’attività volontaria, a meno che un atto normativo o una convenzione tecnica non richieda esplicitamente la certificazione accreditata.
Ciò significa che può essere eseguita anche una certificazione non accreditata. Ma la certificazione accreditata, in quanto attività strettamente regolamentata, ispira più fiducia e sicurezza e ha un riconoscimento più ampio.
A causa delle differenze negli approcci e nei sistemi di accreditamento, ad es. a livello di rigore, è necessario stabilire un quadro completo e uniforme di regole e principi per l’accreditamento nei paesi dell’Unione Europea. Con questo spirito è stato fatto il Regolamento (CE) 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 09.07.2008, che stabilisce i requisiti per l’accreditamento e la sorveglianza del mercato.
Al fine di evitare la concorrenza tra gli organismi nazionali di accreditamento, che potrebbe portare alla commercializzazione delle loro attività e all’incompatibilità con il loro ruolo di ultimo livello di controllo nella catena di valutazione della conformità, il regolamento mira a garantire che un certificato di accreditamento sia disponibile nell’UE e valido per tutto il suo territorio. Ciò impedisce l’accreditamento multiplo, che porta a costi aggiuntivi e non aggiunge valore.
Al fine di garantire un livello equivalente di competenza degli organismi di valutazione della conformità, facilitare il riconoscimento reciproco e promuovere l’accettazione universale dei certificati di accreditamento e dei risultati della valutazione della conformità rilasciati da organismi accreditati, gli organismi nazionali di accreditamento devono mantenere un sistema di valutazione tra pari rigoroso e trasparente organizzato dalla EA “European Accreditation” (Organizzazione europea di accreditamento).
Il Regolamento 765/2008 riconosce EA come unica organizzazione a livello europeo per le sue specifiche funzioni nel campo dell’accreditamento.
In Italia l’ente nazionale di accreditamento è ACCREDIA; in Bulgaria l’ente nazionale di accreditamento è EA BAS (Executive Agency Bulgarian Accreditation Service) – in pratica il corrispettivo bulgaro di ACCREDIA.
AQ Cert non è accreditato da ACCREDIA ma dall’EA BAS.
Come riportato prima, l’EA è l’unica associazione riconosciuta, a livello europeo, per sviluppare e mantenere degli accordi multilaterali di riconoscimento reciproco (siglati come EA MLA) tra i suoi membri. I membri di EA sono proprio gli Enti Nazionali di Accreditamento ufficiali di ogni nazione!
Dal sito ufficiale di EA, nella sezione “EA MEMBERS” (https://european-accreditation.org/ea-members/directory-of-ea-members-and-mla-signatories/), c’è la lista dei paesi membri firmatari di tali accordi e, poiché sono presenti sia l’Italia – con ACCREDIA – sia la Bulgaria – con il BAS – si ha la prova che il BAS è effettivamente l’ente nazionale di accreditamento della Bulgaria ma, soprattutto, che i certificati rilasciati da AQ Cert sono assolutamente validi anche in Italia.
Diffida da chi sostiene il contrario!